“𝑀𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑠𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑠𝑎𝑥 𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝐽𝑖𝑚𝑚𝑦 𝑃𝑎𝑔𝑒 𝑒 𝑅𝑜𝑏𝑒𝑟𝑡 𝑃𝑙𝑎𝑛𝑡 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑒𝑔𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎”

 

𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗕𝗲𝗮𝗿𝘇𝗮𝘁𝘁𝗶 presenta 𝗣𝗼𝘀𝘁 𝗔𝘁𝗼𝗺𝗶𝗰 𝗭𝗲𝗽. Ovvero quando un acclamato sassofonista affronta il mito dei 𝗟𝗲𝗱 𝗭𝗲𝗽𝗽𝗲𝗹𝗶𝗻 e lo omaggia con un progetto fenomenale, a base di suoni forti, acidi, inusuali per un concerto jazz.

Bearzatti, già noto per il suo approccio al jazz che è solito spingersi oltre i confini del genere, sale sul palco con i talentuosi Danilo Gallo e Stefano Tamborrino, applica al sax le distorsioni di una chitarra elettrica e offre una versione fresca ed elettrizzante di alcuni dei più grandi successi dello storico gruppo britannico.
Post Atomic Zep è anche un album, pubblicato lo scorso aprile, che in 11 tracce tra cover e omaggi personali ai Led Zeppelin riflette lo stile caratteristico del sassofono di Bearzatti.
Un must per gli appassionati di musica avventurosa e di artisti come John Zorn e The Bad Plus